Ingegnere statunitense. Sostenitore
dell'organizzazione scientifica del lavoro,
T. avanzò la
possibilità di scomporre i ritmi lavorativi in movimenti costitutivi cui
assegnare dei tempi standard, nel tentativo di ottimizzare (incentivi,
parcellizzazione del lavoro, accurata selezione del personale, ecc.) il ciclo
produttivo, aumentandone il profitto economico. Tale compito spetta, secondo
T., alla direzione aziendale cui è affidata una rigorosa e
scientifica analisi dei fattori produttivi per permettere lo svolgimento di ogni
fase secondo norme esecutive precedentemente determinate. La teoria di
T.
(
taylorismo) venne fortemente osteggiata dai lavoratori e dai sindacati
che ravvisarono in essa i segni di un possibile sfruttamento della forza
lavorativa e la crisi di un modello di sviluppo basato sulla figura
dell'operaio. In seguito, il cambiamento dei meccanismi produttivi segnò
il superamento della concezione aziendale di
T. Tra le opere principali
ricordiamo:
Il sistema del cottimo (1895),
Il governo dell'impresa
(1903) e
L'organizzazione scientifica del lavoro (1911) (Germantown,
Pennsylvania 1856 - Filadelfia 1915).